La Vergine è rappresentata seduta al centro della composizione, mentre intorno a lei sono radunati in semicerchio degli apostoli, ritratti in pose e gesti animate. Sopra le teste delle figure rappresentate appare lo Spirito Santo. Nella parte superiore della composizione, la colomba dello Spirito Santo illumina l’intera scena. L’incisione è una traduzione di una stampa di Johann Sadeler I su modello di Maarten de Vos. Sopra alla cornice della scena principale, sulla sinistra San Luca con accanto il bue regge un cartiglio che riporta un passo degli atti degli Apostoli: “Repleti sunt omnes spiritu sancto Acc 2” (At 2:4); sulla sinistra, un Profeta tiene in mano un secondo cartiglio con l’iscrizione “Effundam de spiritu meo super omnem carnem Iohel (At 2:17). Nella parte inferiore dell’incisione, in una cornice sormontata da due puttini alati è inserita la frase latina “Tu quoqe pectoribus ter sancte illabere nostris/Reddantur radijs splendida corda tuis”. Infine, al di fuori della cornice è inserita un testo latino: “De coelo sanctus descendit Spiritus, illum Virgo capit, pariter caetus Apostolicus”.
L’incisione era già apparsa in una precedente pubblicazione di Bernardo Giunti, il Rosario della Sacratissima Vergine Maria. Raccolto dall’opere del R.P.F. Luigi di Granata dell’ordine dei Predicatori, con le Meditationi sopra il Pater noster (Venezia: Bernardo Giunti, 1587).

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